Traumi sportivi più frequenti e come prevenirli

Traumi sportivi più frequenti e come prevenirli

  1. I traumi sportivi più frequenti
  2. Infortuni: quali sono gli sport più dannosi?
  3. Consigli di prevenzione degli infortuni sportivi
  4. Calze biomeccaniche FLOKY per la prevenzione degli infortuni

Oltre 20 milioni di italiani praticano uno o più sport, tra cui quasi il 25% si allena in modo assiduo. Gli uomini sono più attivi (41.2%) rispetto alle donne (27.7%), con un apice di diffusione della pratica sportiva raggiunto in età preadolescenziale (70.3%) e percentuali decrescenti man mano che l’età aumenta. Lo sport più diffuso è la palestra, compresa la ginnastica, l’aerobica, il fitness e la cultura fisica, praticata da un quarto degli sportivi. Seguono il calcio e gli sport acquatici. Ma lo sport non è solo benessere e forma fisica: qualcosa può andare storto.

Sono infatti poco meno di 300.000 gli infortuni sportivi che si verificano ogni anno, contando solo gli accessi al pronto soccorso e non chi, per esempio, si presenta direttamente dall’ortopedico o dal fisioterapista. Gli infortuni colpiscono sia chi pratica attività sportiva a livello amatoriale, sia chi compete a livello professionale. Ma quali sono i più comuni infortuni degli sport principali?

I traumi sportivi più frequenti

Gli infortuni nello sport possono essere eventi acuti o cronici, e, nel primo caso, dividersi fra traumi da contatti e non da contatto. Possono essere causati da lesioni di differente entità: da un lato rientrano nella categoria di traumi diretti (o macrotraumi) e dall’altro in quella di traumi da sovraccarico (o microtraumi ripetuti). La maggior parte degli infortuni sportivi riguarda muscoli, tendini, legamenti e articolazioni, mentre più raramente si riportano rotture di ossa o danni agli organi interni. Solitamente guariscono in pochi giorni senza dover ricorrere all’intervento di un medico o all’assunzione di farmaci antinfiammatori muscolari o di altro tipo, ma, se il dolore è molto forte, è bene rivolgersi il prima possibile a un medico.

Contusione

Si verifica quando un organo (o un tessuto) subisce una compressione che produce lo schiacciamento delle parti molli, con una modesta fuoriuscita di sangue dai capillari verso i tessuti. Può essere lieve o interessare direttamente i muscoli: nel primo caso può essere sufficiente applicare del ghiaccio, mentre nel secondo caso può essere necessario riposo aggiuntivo.

Distorsione

Avviene in seguito a movimenti bruschi, come dopo avere appoggiato in modo non corretto il piede sul terreno o atterrando male dopo un salto. In base alla gravità del trauma, viene classificata in 1°, 2° e 3° grado. In caso di distorsioni lievi è importante l’applicazione del ghiaccio sulla parte traumatizzata e la sospensione dell’attività sportiva. Se il trauma è stato più complesso, invece, occorre l’intervento di uno specialista.

Frattura

Si verifica quasi sempre in seguito a una caduta o a un violento scontro di gioco. È una lesione piuttosto grave che implica la rottura dell’osso interessato. A seconda del tipo di fratture e della parte interessata, può richiedere immobilizzazione da un minimo di 20 giorni e, nei casi più gravi, può richiedere l’intervento per riposizionare le ossa alla posizione originaria.

Sovraccarico dei tendini

Quando sono interessate le strutture tendinee possono verificarsi tre tipi di lesione: tendinopatie inserzionali, tipiche al tendine patellare e alla cuffia dei rotatori; peritendiniti o infiammazioni delle strutture peritendinee; tendinosi, condizioni degenerative in assenza di infiammazione con metaplasia cartilaginea e calcificazioni.

Sovraccarico delle articolazioni

Il sovraccarico articolare può riguardare principalmente il ginocchio o, negli arti superiori, la spalla e il gomito. Nel primo caso si suddivide tra lesioni intra-articolari, tipiche degli sciatori; lesioni patellari e sindrome dello sfregamento ileotibiale. Nel secondo caso può trattarsi di impigment sottoacromiale o di sindrome dello sfregamento del gomito.

Sovraccarico dei muscoli

Le patologie da sovraccarico dei muscoli riguardano le fibre muscolari e si dividono tra contratture, allungamenti delle fibrocellule (comunemente noti come “stiramenti”), sindrome miofasciale o rottura del muscolo (meglio noto come “strappo”) con evidente stravaso di sangue (ematoma).

Infortuni: quali sono gli sport più dannosi?

Negli sport che prevedono un contatto, come il calcio, rugby o il pugilato, gli incidenti dovuti a scontri fortuiti sono molto frequenti, così come strappi muscolari e distorsioni, fino ad arrivare alle concussioni e ai traumi cranici. Nel tennis è molto comune l’epicondilite (o “gomito del tennista”), mentre negli sport in cui sono frequenti i salti e i cambi di direzione (come la pallavolo e il basket) si verificano spesso infortuni al ginocchio. Nella pallanuoto e nella pallavolo sono frequenti le lesioni alla cuffia dei muscoli rotatori. In generale gli infortuni più frequenti intaccano la caviglia, il ginocchio, la testa, la mano e il polso. Ma in quale sport si rischiano più infortuni?

Se si guardano i dati assoluti, è il calcio lo sport che conta il maggior numero di infortuni (46%): principalmente distorsioni alla caviglia e al ginocchio e contusioni al piede e alla testa. Molto inferiore è l’incidenza degli infortuni legati al basket e alla pallavolo (intorno al 7-8%). Se invece si osservano gli infortuni legati a un singolo distretto corporeo e alla correlazione a ogni tipologia di sport, le statistiche sono molto diverse. Per esempio, per gli infortuni alla caviglia, più della metà sono legati al badminton. Tra quelli al ginocchio, ha la peggio chi pratica sci alpinismo. Per mano e polso sono a rischio i pallavolisti e i cestisti. Mentre la testa è più colpita tra chi pratica hockey.

Consigli di prevenzione degli infortuni sportivi

Per evitare lesioni, sia se si pratica assiduamente che saltuariamente, è fondamentale una buona preparazione fisica pre-allenamento, con esercizi di riscaldamento e di stretching. Altri suggerimenti sono:

  • Scegliere uno sport adatto alla propria struttura fisica e attitudine;
  • Non trascurare né il riscaldamento né il defaticamento a fine allenamento;
  • Evitare carichi di lavoro eccessivi e aumentare gradualmente gli sforzi;
  • Controllare la correttezza del gesto tecnico;
  • Utilizzare abbigliamento sportivo adeguato, sia durante che dopo l’attività sportiva, per il recupero;
  • Lasciare tempo al proprio corpo di guarire e recuperare adeguamente da infortuni precedenti;
  • Seguire percorsi diagnostico-terapeutico-riabilitativi comprendenti routine di controllo, farmaci, chirurgia, fisioterapia e attenta ri-atletizzazione.

Calze biomeccaniche FLOKY per la prevenzione degli infortuni

FLOKY è un accessorio unico nel suo genere, pensato per lo sport e per chi fa sport: calze tecniche funzionali studiate sui principi della biomeccanica applicata per portare benefici agli atleti a tutti i livelli di preparazione. Le calze FLOKY, disponibili per sport come il running, il ciclismo, il trekking, il tennis e molto altro, sono in grado di migliorare la prestazione atletica e allo stesso tempo di prevenire l’usura del corpo e gli infortuni durante l’attività fisica, grazie ad applicazioni serigrafiche innovative.

  • La struttura della calza sulla parte tibiale con la stampa ad effetto elastico meccanico riduce le vibrazioni e stabilizza la zona tibiale/peronale.
  • La stampa antiscivolo aumenta l’aderenza alla scarpa, senza far muovere il piede al suo interno, riducendo il rischio di storte e aumentando la propriocezione.
  • Il Tape System agisce come un secondo tendine, riducendo le vibrazioni e preservando il tendine d’Achille da possibili microtraumi ed infiammazioni.

Protezione dagli infortuni alle braccia con il manicotto biomeccanico

NO-STRAIN è il primo manicotto biomeccanico progettato per la riduzione delle vibrazioni che determinano problematiche infiammatorie e infortuni al braccio. Protegge, stabilizza e sostiene il gomito, l’avambraccio e tutte le parti tendinee e muscolari, regalando un immediato sollievo dalle sollecitazioni vibrazionali e una riduzione di disturbi infiammatori e infortuni.